mercoledì 26 settembre 2012

Lo stress ossidativo è solo una curiosità teorica o un serio problema pratico?



 I radicali liberi sono molecole chimicamente instabili, lesive di importanti componenti biologiche del nostro organismo (membrana cellulare, nucleo, mitocondri, ecc...). Essi vengono introdotti con la dieta (sbagliata), con l'aria (inquinata) e, continuamente, dal nostro stesso organismo. Quando la loro produzione supera le nostre capacità di eliminarle, ci troviamo in uno stato biologico nocivo chiamato stress ossidativo. Questa condizione sembra costituire un importante elemento favorente l'insorgenza e/o la permanenza di numerosi patologie croniche dell'adulto ed anche del bambino. Lo stesso inelutabile invecchiamento appare essere in varia misura accompagnato dallo stress ossidativo.


Domande da farsi:
  • Lo stress ossidativo è solo una curiosità teorica o un serio problema pratico?
  • In quali condizioni è ragionevole (pre)occuparsene?
  • Perché se ne parla tanto nelle riviste femminili (rughe...) e così poco negli ambulatori medici?
  • L'eccesso dei radicali liberi (stress ossidativo) è quantificabile con esami di laboratorio?
  • Quali sono i rimedi possibili, sotto il profilo preventivo o di contrasto alle complicanze delle patologie da stress ossidativo?

L'eccesso di radicali liberi nell'organismo (stress ossidativo) è oggi considerato responsabile in varia misura delle principali malattie croniche dell'adulto e di alcune patologie anche nel bambino.
Lo stress ossidativo, ci dicono gli esperti, costituisce cioè un anello importante della catena di eventi che porta a queste malattie, le sostiene o è responsabile delle loro complicanze. 

L'elenco sottostante non è esaustivo.


Principali malattie legate allo stress ossidativo
Da "scumdoctor.com"
I radicali liberi vengono introdotti con la dieta (sbagliata), col fumo, e si formano nelle cellule - quelli di ossigeno in particolare nel mitocondrio - sotto svariati stimoli esterni ed interni:
  • Aterosclerosi (Infarto, ictus cerebrale, demenza vascolare, ecc...)
  • Diabete (in particolare, le sue complicanze a lungo termine)
  • Patologia ostruttiva polmonare cronica
  • Asma
  • Patologie neurodegenerative (Alzheimer, Parkinson)
  • Epatiti croniche (in particolare, epatite alcolica)
  • Mal. infiammatorie croniche dell'intestino (Crohn, colite ulcerosa)
  • Mal. autoimmuni (Artrite reumatoide, Lupus, ecc..)
  • Dermatiti croniche (Psoriasi, ecc..)
  • Tumori (probabile)
  • Invecchiamento "difficile"
La terapia antiossidante si rivolge alle persone affette dalle patologie variamente "influenzate" dai danni causati dai radicali liberi (vedi "Patologie"): in pratica, tutte le patologie croniche dell'adulto, tumori e vecchiaia inclusi. Appare anche ragionevole contrapporsi allo stress ossidativo in termini di prevenzione , prima cioè che insorgano le malattie. Questo approccio può essere particolarmente utile soprattutto nelle persone che hanno una predisposizione genetica verso tali patologie, o abbiano difficoltà a modificare uno stile di vita sfavorevole. Lo stress ossidativo non si combatte con un unico rimedio, alimento, vitamina o pianta medicinale che sia. Un fenomeno così complesso e multifattoriale va sempre affrontato, a mio avviso, con una strategia antiossidante globale. 
Non esiste ancora un consenso scientifico su quale sia la strategia antiossidante ottimale. Tuttavia, i dati a disposizione orientano verso un approccio che comprenda sia uno stile di vita "sano" sia l'assunzione di rimedi antiossidanti di varia natura (vedi elenco sottostante).

Strategia antiossidante
  • Da "vegetarianorganicblog.com"
  • Dieta mediterranea
  • Peso ideale
  • Non fumare
  • Poco alcol
  • Esercizio fisico (moderato)
  • Alcune vitamine
  • Fitoterapia specifica
  • Altri antiossidanti
  • Frutta e verdura liofilizzata
Fonte: Dr. Nathan Levi - Stress ossidativo - Settembre 2010 www.stressossidativo.com

Le ultime ricerche su come ridurre lo stress:

Y-Age Aeon® bilancia il sistema nervoso autonomo
Il sistema nervoso autonomo è forse l'indicatore più importante ci come il corpo risponde allo stress. Questo sistema di regolazione controlla la maggior parte delle attività involontarie del corpo, quali digestione, metabolismo e cuore. Le nostre ricerche hanno dimostrato che Y-Age Aeon aiuta il funzionamento bilanciato del sistema nervoso autonomo, diminuendo in ultima analisi la risposta del corpo allo stress.

"Avevamo ipotizzato che il cerotto Aeon avrebbe aiutato il bilanciamento del sistema nervoso autonomo. Pare che questo si verifichi, come mostrato in precedenza"
– Thomas Budzynski, PhD




"Le immagini agli infrarossi mostrano come il cerotto Aeon lavori. Dopo 10 minuti, si può vedere una riduzione evidente della temperatura locale, il che indica una riduzione dell'infiammazione"
– Dean Clark, DC




Y-Age Aeon® è efficace
Poiché la ricerca è una della maggiori priorità per LifeWave, i nostri prodotti sono sottoposti a test rigorosi. Y-Age Aeon non fa eccezione. Sono stati condotti studi per mostrare l'efficacia del cerotto Aeon e per consentire di scoprire i benefici significativi di questo prodotto innovativo.

Ricerca per Y-Age Aeon
Il cerotto Aeon migliora la funzione degli organi (2010)
Sherry Greenberg, MA, PhD; Homer Nazeran PhD, CPEng (Biomed.)
"Lo studio su Aeon è stato una rivelazione! Tutti si sentivano meglio, tutti i partecipanti hanno mostrato miglioramenti e alcuni mi hanno persino chiesto altri cerotti. Nel lungo periodo, ritengo che i miglioramenti bioelettrici nella funzione degli organi mitigherà il deterioramento dell'invecchiamento degli organi"
– Dr. Sherry Greenberg, MA, PhD

Studio degli effetti dei cerotti LifeWave sul campo biologico umano (2010)- Centre for Biofield Sciences
"Centro per le scienze del campo biologico "I partecipanti che indossavano il cerotto Aeon LifeWave hanno mostrato significativi segnali di miglioramento su tutti e tre gli strumenti di scansione usati nel mio studio. Inoltre, tutti i partecipanti che hanno indossato il cerotti Aeon hanno risposo in modo positivo nel questionario MYMOP 2" 
– Center for Biofield Sciences

Analisi del ritmo cardiaco con il cerotto Aeon (2010) 
Thomas Budzynski, PhD; Helen Budzynski, PhD; Jean Tang, PhD 
"L'attività del sistema simpatico è diminuita, l'attività del sistema parasimpatico è migliorata ed è stato raggiunto un equilibrio. Questo ha implicazioni importanti sullo stress e sull'invecchiamento, entrambi i quali spesso sono causa di un aumento dell'attività del sistema simpatico. Secondo noi, il cerotto Aeon fornisce una protezione preziosa da stress e invecchiamento" 
– Dr. Thomas Budzynski, PhD

Effetti del cerotto Aeon LifeWave usando le immagini a infrarossi (2010) - Dean Clark, DC 
"Si è avuta netta riduzione dei livelli di dolore nella maggior parte dei partecipanti. La maggior parte dei partecipanti ha inoltre avvertito una migliore chiarezza mentale e un aumento di energia. Nel complesso, lo studio ha provato che vari partecipanti che avevano provato altri prodotti LifeWave in precedenza, hanno avuto risposte fisiologiche completamente diverse con Aeon" 
– Dr. Dean Clark, DC

Altro su Y-Age Aeon: Clicca qui!


Il Numero di Persone che usano Smartphone é Aumentanto Globalmente




UN recente articolo su  www.gizmag.com ha dichiarato che "la diffusione degli smartphone ha raggiunto la barriera del 50% negli Stati Uniti e questi dispositivi per la prima volta sono più numerosi dei normali cellulari". L'articolo riporta anche che la 
diffusione degli smartphone è arrivata al 38% a livello mondiale. Questi dati sono una notizia entusiasmante per LifeWave Matrix! Mentre il mercato degli smartphone continua a crescere, lo stesso si può dire del mercato delle persone che potrebbero trarre beneficio da Matrix.

L'articolo afferma anche che "il 42% dei ricavi dell'industria della telefonia mobile americana proviene da internet,    dimostrando quale grande potenziale abbiano questi dispositivi collegabili alla rete". Si tratta di un'affermazione molto importante, perché quando la gente usa il proprio smartphone per internet più che per chiamate o messaggi di testo, ciò significa un aumento generale dell'uso dello smartphone stesso. Abbiamo scoperto che il maggior tempo dedicato a un dispositivo cellulare risulta in una maggiore esposizione a radiazioni potenzialmente dannose. LifeWave Matrix è stato creato proprio allo scopo di ridurre la mole di radiazioni a cui il corpo viene esposto durante l'uso degli smartphone. Infatti, secondo SGS (l'azienda di controllo e ispezione più grande del mondo, che ha effettuato i nostri test indipendenti in laboratorio), LifeWave Matrix riesce a ridurre le radiazioni emesse dallo smartphone di oltre l'85%! 
Attualmente, Matrix è disponibile per iPhone 4. Secondo lo stesso articolo, circa il 70% 
del ricavato totale proveniente dai dispositivi cellulari negli USA appartiene a Apple. Nel 
frattempo, i laboratori LifeWave continuano a sviluppare modelli per LifeWave Matrix. 
Per ulteriori informazioni su LifeWave Matrix,  visitate: http://www.lifewave.com/italian/jovanoski
Per ulteriori informazioni su LifeWave Matrix,  visitate: http://www.lifewave.com/italian/jovanoski

lunedì 24 settembre 2012

L'antiossidante per eccellenza!



La L-carnosina è un dipeptide la cui naturale concentrazione nel tessuto muscolare e cerebrale può essere con molta probabilità attribuita alla sua naturale propensione verso la neutralizzazione dei radicali liberi, dei protoni superflui e degli ioni metallici a più valenze. La disponibilità di
L-carnosina rappresenta per il nostro organismo un valido aiuto per la normalizzazione del metabolismo cellulare e la protezione delle membrane delle cellule eccitabili dalle influenze ambientali negative.

In virtù delle sue comprovate proprietà antiossidanti, antiglicosilanti e neuroprotettrici, la L-carnosina rappresenta dunque un’interessante novità per il trattamento dei processi degenerativi dell’età senile e delle patologie ad essa correlate, ma anche un promettente nutriente da indirizzare all’integrazione sportiva. Il suo probabile ruolo attivo nella diminuzione della sensazione di affaticamento, nel contrasto dei derivati acidi, nella guarigione delle lacerazioni, nella contrazione della muscolatura e la sua posizione di protettore nel processo di ossidazione, fanno della carnosina un efficace aiuto ergogenico ed un innovativo tonico generale.

  • Azione antiossidante 
  • Blocco della formazione di radicali liberi 
  • Rimozione degli agenti ossidanti 
  • Reazione con le specie reattive, evitandone l’evoluzione naturale 
  • Trasformazione di un ROS (specie reattiva dell’ossigeno) in un anti-ROS (non più pericoloso) 
  • Stabilizzazione delle membrane 
  • Azione indiretta nei confronti della rimozione di sostanze che possano catalizzare i danni da radicali liberi (es. ioni metallici) 
  • Fissazione del ferro. 
  • Azione anti-glicosilazione
La L-carnosina inibisce la formazione delle sostanze indicate con il nome di AGEs, advanced glycosylation end products (prodotti finali di avanzata glicosilazione). Benché il processo di glicosilazione “in vivo” sia lento, esso assume un peso rilevante durante l’invecchiamento ed in presenza di quelle condizioni patologiche nelle quali i livelli ematici di zucchero sono elevati (es. diabete). In questi casi, possono originarsi anomalie a carico dei vari tessuti, in particolare modo di quello connettivo (in seguito al coinvolgimento dei legami crociati di collagene).
Contro l’invecchiamento e le patologie tipiche dell’età senile
E’ ormai noto come la modifica spontanea della proteina ad opera degli aldosi sia una delle principali cause della degenerazione legata all’età della proteina e del legame crociato, e che essa rivesta un ruolo importante in alcune patologie dell’età senile, quali ad esempio:
Problemi infiammatori a livello articolare
Arteriosclerosi
Diabete
Morbo di Alzheimer
Azione sulla muscolatura


Grazie alle sue numerose proprietà, la L-carnosina può rappresentare l’aiuto ergogenico di nuova generazione. Similmente a quanto è stato osservato per il tessuto cerebrale, infatti, la naturale concentrazione della L-carnosina nel muscolo può trovare molteplici spiegazioni funzionali, molte delle quali sono davvero sorprendenti e possono a buon ragione indirizzare l’utilizzo di questa sostanza in ambito sportivo.
Per la pelle
La L-carnosina, grazie alle sue naturali proprietà antiossidanti può efficacemente contrastare il naturale processo di invecchiamento del nostro organismo. La pelle, che è notoriamente uno dei primi apparati nei quali è visibile l’azione di degenerazione radicalica, risente dunque positivamente dell’azione della L-carnosina. E’ stato anche dimostrato come la L-carnosina assunta con la dieta od applicata per via topica possa preservare le difese immunitarie cutanee in presenza di esposizione a raggi ultravioletti (UVB) o di agenti chimici quali l’acido urocan.

Sul mercato esistono altri supplementi con carnosina, ma le ricerche cliniche dimostrano che le comuni pillole, polveri e bevande con carnosina sono in grado di innalzare il livello ematico di carnosina in modo irrisorio in 30 giorni.


Dato che la tecnologia LifeWave è in grado di provocare cambiamenti metabolici all’interno delle cellule, il nostro amplificatore della carnosina si mette subito all’opera ed è efficace già entro le prime 24 ore di utilizzo!

altro su: www.lifewave.com/italian/jovanoski (pagina prodotti Y-Age)

domenica 23 settembre 2012

GLUTATIONE: Il Re degli antiossidanti


Antiossidante per eccelenza
Gli scienziati di nutrizione e molti medici conoscono già da anni che il glutatione, una piccola proteina composta di cisteina, acido glutammico e glicina, è una delle molecole protettive più importanti nel nostro corpo. Il glutatione può essere prodotto da tutte le cellule ed inoltre è fornito dagli alimenti freschi nella dieta. Il fattore poco conosciuto, fino a poco tempo fa, era la possibilità di aumentare il livello del glutatione nei tessuti e nei fluidi fisiologici con la supplementazione orale. "Il glutatione è stato mantenuto segreto in biochimica ed in nutrizione, malgrado il fatto che fosse presente in ogni cellula vivente ed in ogni organismo vivente", ha detto John Richie, Ph.D., un ricercatore del glutatione e professore di scienze e farmacologia alla Penn State University College of Medicine. "il glutatione svolge un ruolo molto importante nel metabolismo, ma è forse conosciuto come il principale componente della disintossicazione in tutti gli organismi viventi".
Fra i tanti ruoli protettivi svolti dal glutatione vi è quello dell’eliminazione dei prodotti chimici tossici, è una proteina di mantenimento delle cellule, sostiene la funzione del sistema immunitario; capace del recupero dell’ossidazione e quindi della rigenerazione delle vitamine C ed E e dei processi cellulari di regolazione, compresa la differenziazione delle cellule, la proliferazione e l’apoptosi.

Gli squilibri o i deficit di glutatione aumentano generalmente la predisposizione allo stress ossidativo e ad una miriade di malattie ad esso collegate. Un basso livello del glutatione è stato associato con molte condizioni di invecchiamento precoce. Al contrario, livelli elevati del glutatione sono stati correlati con un migliore stato di salute nella vecchiaia, con assenza di elevati livelli del colesterolo, della pressione sanguigna, del peso corporeo e con una buona salute sia fisica che mentale in generale.

Nonostante siano evidenti gli effetti benefici del glutatione sullo stato di salute dell’uomo, tuttavia questo nutriente viene ancora trascurato nella ricerca clinica, in confronto ad altri nutrienti, per le difficoltà incontrate a comprenderne i benefici nell'assunzione orale.
Richie ha detto “il glutatione assunto per via orale è disponibile nel corpo per tre vie: può essere assorbito nell’intestino ed essere disponibile nei tessuti; può essere scisso, nel tratto gastrointestinale, nei suoi componenti e quindi renderli biodisponibili singolarmente, per poi essere ricombinati nei tessuti stessi; oppure può essere sintetizzato direttamente dalle cellule della mucosa del tratto gastroenterico”.

Recenti studi hanno definito il dettaglio del trasporto specifico del glutatione nell’intestino, polmoni e reni. Secondo il decano P. Jones, Ph.D, esperto del glutatione alla Scuola di Medicina dell'università di Emory, il glutatione esogeno
sosterrebbe la disintossicazione delle sostanze inalate ed ingerite nocive anche se non è stato assorbito. “La presenza di glutatione nei liquidi extracellulari suggerisce un ruolo universale nelle superfici di protezione delle cellule”.

Jones ha detto. “Un'alta concentrazione di glutatione è presente nel liquido epiteliale del rivestimento del polmone per eliminare gli ossidanti dispersi nell'aria e per contribuire a renderne più fluido il muco che riveste le vie aeree. Da altri laboratori viene indicato che il glutatione presente nel muco intestinale fornisce una barriera di disintossicazione del piccolo intestino”.
L’apporto dietetico di glutatione negli Stati Uniti ricade in una vasta gamma: da 3 mg/d a 250 mg/d. Le diete che forniscono il maggiore apporto di glutatione sono: frutta fresca, verdure e carni. In opposizione, le diete che sono fatte in gran parte da alimenti trasformati forniscono pochissimo glutatione. La maggior parte delle persone ne ottiene circa 50 - 60 mg/d dalla dieta.
Molti fattori compromettono la presenza del glutatione, compreso l’avanzamento dell’età, l'esposizione al fumo di tabacco o altre sostanze inquinanti, esposizione a radiazioni, uso di farmaci multipli, comprese le droghe, l'alcool, inoltre sono fattori di riduzione anche l’obesità, il diabete 2 e l'altri disagi cronici. In questo modo è probabile, negli Stati Uniti, un considerevole disagio fra l'esigenza del corpo di glutatione ed il rifornimento quotidiano usuale.
Tratto da un articolo di: Karen E. Todd

Integratori di glutatione
L'integrazione con glutatione pone svariate difficoltà. Diverse ricerche, infatti, suggeriscono che il glutatione assunto per via orale non viene efficacemente assorbito a livello intestinale. Già nel lontano 1992, Witschi e collaboratori, dimostrarono che non è possibile incrementare i livelli di glutatione circolanti attraverso somministrazione orale, anche ricorrendo a dosaggi particolarmente ampi (3 grammi contro i 100-600 mg normalmente proposti come integrazione). Proprio a causa dell'inattivazione orale ed epatica, il glutatione assunto per os è del tutto inneficace, ergo sono soldi buttati.



www.my-personaltrainer.it/nutrizione/glutatione.html 

I metodi attuali per tentare di elevare i livelli di glutatione non sono molto efficaci
I supplementi per assunzione orale di glutatione vengono distrutti dagli acidi gastrici. Il glutatione è un tri-peptide composto da tre aminoacidi e l'aggiunta di questi alla dieta non garantisce livelli elevati di glutatione. Le iniezioni di glutatione effettivamente producono livelli ematici elevati dello stesso, ma questo metodo non è desiderabile su base giornaliera, in quanto costoso e scomodo.
http://y-age.webs.com
www.y-age.webs.com
Una nuova tecnologia non transdermica per incremenare i livelli del Glutatione
Il cerotto LifeWave Y-Age al glutatione è un nuovo modo di aumentare notevolmente i livelli ematici di glutatione su base giornaliera. I nostri studi clinici dimostrano che l'aumento MEDIO dei livelli ematici di glutatione in un periodo di 24 ore è addirittura 3 VOLTE MAGGIORE rispetto ai livelli normali. La nostra tecnologia a base di cerotti rende possibile l'innalzamento dei livelli di glutatione in modo conveniente, efficace e sicuro.

http://www.lifewave.com/italian/jovanoski ( pagina prodotti - Y-Age)

SONNO, SONNO, SONNO E STANCHEZZA … CHE PROBLEMI !!!


L’insonnia cronica grave colpisce in Italia 6 milioni di persone (circa il 10% della popolazione).
Altri 6 milioni di persone soffrono periodicamente di insonnia (e siamo a 12 milioni). Tenendo conto di tutte le persone che accusano genericamente disturbi del sonno si arriva a un totale di 18 milioni: un individuo su tre.
Infatti, secondo uno studio dello scorso anno, in Italia il 34,5 per cento delle persone ha problemi con il sonno almeno tre volte alla settimana e circa il 10 per cento della popolazione ne risente di giorno.
I principali problemi del sonno sono: difficoltà ad addormentarsi, alterazioni della fase di sonno profondo, insonnia, apnee notturne, sindrome delle gambe senza riposo (RLS), narcolessia. Vi sono poi dei disturbi che interferiscono con il sonno e che ne peggiorano la qualità. I principali di questi sono: dolori, problemi cardiovascolari o respiratori.
Effetti dell’insonnia
Dormire meno e dormire peggio aumenta le probabilità di ammalarsi. Non dormire fa ingrassare e ci sono influenze negative anche su: pressione arteriosa; frequenza cardiaca, irritabilità, concentrazione e rendimento a scuola o al lavoro.
Quando non è curata l’insonnia può favorire l’ansia, l’insorgenza della depressione, il diabete, l’ipertensione, può dare problemi psichiatrici e alla lunga può addirittura causare la morte. Insonnia e stress
Le difficoltà del sonno sono correlabili al livello dello stress diurno che se aumenta e perdura oltre una certa soglia si auto sostiene parallelamente ai problemi del sonno che causa o enfatizza.
Quindi chi vive una giornata stressante va incontro ad una notte dello stesso tipo.
Ricadute sociali ed economiche dell’insonnia
L’insonnia ha anche delle ricadute sociali ed economiche perché provoca: stanchezza diurna, difficoltà di concentrazione, disturbi dell’umore, scarsa produttività, assenze dal lavoro e costi di assistenza sanitaria elevati. Il problema dell’efficacia delle cure.
Ma perché tanti malati di insonnia?
Perché viviamo in una società che genera problemi di stress e di insonnia; perché le persone non conoscono e non rispettano la naturale “profilassi ed igiene del sonno”; e perché le cure non sono efficaci come ci si aspetterebbe -secondo i ricercatori l’efficacia curativa nel lungo termine dei medicinali per il sonno non sono ancora state studiate- e col tempo tendono a dare dipendenza, assuefazione ed effetti collaterali come la stanchezza diurna, la stipsi, …
Fonti
  • Associazione italiana per la medicina del sonno Gioacchino Mennuni, responsabile dell’unità operativa di Medicina del sonno presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma (intervistato da Adnkronos salute il 6 settembre 2012).
  • Charles Morin dell’Universitè Laval di Quebec City (Canada) e Ruth Benca dell’Università del Wisconsin autori della revisione di vari studi scientifici pubblicata il 19 gennaio 2012 sulla versione online della rivista The Lancet Maurice M. Ohayon di Stanford
  • Federica Provini, neurologa del Centro per lo studio e la cura dei disturbi del sonno dell’Università di Bologna
  • Associazione di medicina del sonno e Simg

Cosa può fare chi soffre di insonnia per stare meglio?

La risposta e Silent Nights MD